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Fin da piccolo, ho sempre coltivato un enorme passione per i mezzi corazzati, in particolare per quelli cingolati.
La loro mobilità fuori strada e la capacità di superare gli ostacoli, hanno da sempre influenzato la mia immaginazione, che nel volgere di pochi anni mi ha portato alla forte volontà di realizzare un modello in scala ridotta che offrisse le prestazioni che desideravo.
Forse la mia scelta di cercare di produrre in proprio un modello del genere, era dettata dal fatto che non esisteva e tutt’ora non esiste (tranne nei negozi di modellismo specializzati, con spese enormi da parte di noi clienti.) un mezzo (facente parte della produzione di massa destinata ai ragazzi) che rispecchi le seguenti caratteristiche: un telaio metallico che possa offrire una resistenza e una durata nel tempo consistente, un motore affidabile e potente, ma soprattutto la capacità di superare ostacoli rilevanti senza aiuti esterni, con l’ausilio di una cingolatura metallica il più possibile simile a quella di un vero Tank.
Naturalmente anche la forma esterna deve, secondo le mie esigenze, rispecchiare un mezzo da combattimento, capace di soggiogare con la forza i suoi avversari.
Il mio vero desiderio, era quello di costruire un piccolo Tank, per competere contro altri costruttori come me, in una battaglia all’aria aperta, in un terreno che offrisse ogni tipo di asperità, che mettesse alla prova i mezzi.
Ultimamente ha suscitato un certo interesse, il programma televisivo Robot Wars, che da un certo punto di vista rispecchia il mio sogno, tuttavia nella mia guerra, preferirei più che altro, uno schieramento di mezzi appartenenti a più squadre, che si danno battaglia in prove di forza e funzionalità, anche perché so quanto possa essere spiacevole vedere la propria creatura maltrattata e danneggiata.
Anche perché, almeno nel mio caso, utilizzando materiale di recupero a costo zero, che necessita di alcune lavorazioni artigianali, ogni singolo pezzo è unico!
Di solito quando ho in mente un certo “progetto”, disegno degli schizzi, che rappresentano il modello finito che voglio realizzare, da li parte poi tutta una serie di disegni che visualizzano le modifiche da fare per evitare possibili problemi: meccanici, d’ingombro ecc….
Il mezzo che vedrete dopo l’illustrazione di alcuni schizzi, può essere definito il primo vero risultato, raggiunto dopo una lunga serie di prototipi non necessariamente cingolati, ma ugualmente importanti per accumulare esperienza, in modo da ridurre il più possibile la possibilità ad esempio di realizzare un telaio sbagliato, che comporterebbe uno spreco di tempo ma soprattutto uno spreco di prezioso materiale.
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