LINCOLN MACHINE

GLI SPERIMENTALI

Il lavoro svolto dal Landships Committee, benché dispersivo e farraginoso, risultò alla fine essenziale per lo sviluppo e la realizzazione di quello che sarebbe stato poi il carro armato. Nel dicembre del 1914, la ditta Pedrail Transport Company sottopose all’attenzione di Churchill un vagone commerciale cingolato. Questa realizzazione esaminata dal comitato per le navi di terra costituì la base per la costruzione di un trasporto truppe corazzato ed armato. Il veicolo, denominato Pedrail Machine, era lungo oltre 12 metri, largo circa quattro, protetto da piastre di 6 millimetri di spessore; poteva trasportare 50 uomini armati con mitragliatrici e relativo munizionamento. Ne vennero ordinati dodici esemplari, ma esperimenti condotti sulle strade francesi e soprattutto nei villaggi dimostrarono che la lunghezza del veicolo era eccessiva per il sistema viario del tempo e non permetteva di superare certe curve. Così, prima che si desse l’avvio alla produzione della serie, il veicolo originale fu modificato,e diviso in due tronconi snodati in modo da facilitarne il movimento in curva. Tuttavia, anche con questo sistema il difetto non venne adeguatamente corretto, e a ciò si aggiunsero altri inconvenienti, soprattutto nei cingoli, risultati poco resistenti e inadeguati a sopportare il peso della macchina su terreno accidentato. A maggio, l’ordine per i dodici esemplari venne annullato; il successivo tentativo di realizzare con l’unico modello esistente un veicolo lanciafiamme finì anch’esso nel

Oltre agli studi originali condotti in Inghilterra, il Landships Committee prese in considerazione alcuni mezzi realizzati all estero. Tra questi il trattore Killen - Strait importato dagli Stati Uniti, che servi oltre che al adestramento anche al sperimentazione di una carrozeria blindata. Nella foto in basso la versione originale, sopra con la blindatura applicata in Gran Bretagna.

nulla, e la Pedrail Machine venne definitivamente abbandonata.
Analoga sorte toccò al Big Wheels del quale erano stati ordinati sei esemplari contemporaneamente ai dodici della Pedrail. Basato sugli elementi meccanici del trattore Daimler-Foster, i1 Big Wheels avrebbe dovuto essere lungo oltre trenta metri, largo ventiquattro e alto circa quattordici. Secondo il progetto le ruote avevano un diametro di 12 metri (!), mentre il motore da 800 HP permetteva di raggiungere la velocità di circa 13 km/h su strada e 6 km/h su terreno accidentato. L’armamento, che somigliava a quello di una nave, era costituito da tre torri binate con pezzi da 100 mm. Un progetto del genere non poteva che rimanere sulla carta, eppure assorbì tante di quelle energie che utilizzate su proposte più concrete avrebbero potuto accelerare la realizzazione del veicolo da combattimento cingolato.
Molto più vicini alla realtà pratica furono invece gli esperimenti condotti con i trattori Killen-Strait che il tenente Field aveva acquistato direttamente negli Stati Uniti per conto del Landships Committee. Assegnati al Deposito del Royal Naval Amoured Car Divìsion per le prove, i trattori dalla inconsueta configurazione a triciclo vennero protetti con una carrozzeria dell’autoblindata Delaunay-Belleville e in un certo senso dettero la misura di quello che poteva essere un veicolo corazzato cingolato. Tuttavia il sistema di rotolamento su tre elementi non era il più adatto per superare ostacoli di una certa consistenza, e il mezzo non venne ulteriormente sviluppato. Sempre nella prima metà del 1915 si ebbero tentativi con trattori Bullock Creeping Grip, anch’essi acquistati negli Stati Uniti, e con i quali si cercò inizialmente di realizzare un’alternativa alla Pedrail Machine accoppiandoli in tandem, senza però che si potessero ottenere dei risultati migliori.

Il N° 1 Lincoln Machine progettato da Tritton e Wilson, ascendente diretto del futuro carro armato.

Home - Galleria tank - Sherman - Nave San Marco - Links
Il mio carro armato
edufox@xoom.it - Webmaster: Eduardo Muniz